Tolentino non deve diventare la pattumiera della provincia

Nei confronti di chi osa contraddirlo o contrastarlo politicamente il sindaco in scadenza Pezzanesi dà prova, come sua abitudine, di esorbitanza verbale. Da questo sindaco, tutto baci, abbracci e parole melliflue da un lato e attacchi personali, anatemi e provocazioni dall’altro, non ci si aspetta certo un’uscita di scena con stile.

Tuttavia, dall’alto della sua carica al vertice del Cosmari, che si è assicurato giusto in tempo prima di scendere dallo scranno di sindaco, già ci delizia con le sue idee ‘combustive’: in tempo di pandemia vagheggiava un forno crematorio, oggi un termovalorizzatore di rifiuti. Arrivati al decimo anno delle sue ineffabili performance vorremmo smettere di occuparci di lui, ma non si può: guai a non prendere sul serio le sue sparate, l’esperienza insegna.

Pertanto ci accingiamo a rivolgere alcune importanti domande al presidente Pezzanesi:
1) L’assemblea dei soci del Cosmari ha mai discusso e approvato la realizzazione di un inceneritore, vista l’opposizione già palesata da alcuni sindaci?
2) Si sente legittimato Pezzanesi a prendere una posizione del genere, dato che la sua carica è al vaglio dell’Anac?
3) Dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore? L’assemblea dei soci ha vagliato dei siti?
4) Pezzanesi, presidente sub iudice e sindaco in scadenza, si è preoccupato di spiegare ai cittadini coinvolti le caratteristiche tecnologiche dell’impianto di cui va parlando? Dei fumi e delle polveri che inevitabilmente verranno prodotte? Del traffico veicolare di conferimento dei rifiuti e di smaltimento delle ceneri?

Fin qui le domande. Forse però interessano ai cittadini della nostra provincia le sue parole di due anni fa, quando si oppose all’installazione da parte di un privato di un termovalorizzatore di fanghi nel territorio di Tolentino. Tuonò allora: “Nei nostri documenti abbiamo indicato tutti i motivi che spiegano la nostra contrarietà a questo tipo di impianto e nel nostro regolamento comunale abbiamo inserito il divieto assoluto all’insediamento di altri impianti insalubri nel nostro territorio”.

In attesa di sapere cosa pensa veramente Pezzanesi della termovalorizzazione e alla luce di cotanta coerenza è indispensabile che la candidata Luconi, che si definisce sua ‘allieva’ – in tal modo preoccupandoci non poco – chiarisca subito la sua posizione sul termovalorizzatore e dica se intende fare di Tolentino, ancora una volta, la pattumiera della provincia.

Dipende da Noi Tolentino

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