Apprendiamo con stupore da un articolo uscito su “Il Primato Nazionale” che, ad Ascoli Piceno, non si sarebbe tenuto l’incontro tra lo storico Eric Gobetti e le studentesse e gli studenti delle classi quinte del Liceo Stabili Trebbiani previsto a conclusione di un percorso didattico, regolarmente approvato ed autorizzato dai competenti organi, di approfondimento sui fatti storici che hanno portato alla tragedia dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia ed alle uccisioni ormai note come Foibe.
A “salvare” ragazze e ragazzi da questo incontro, da quanto apprendiamo dall’articolo di cui sopra, sarebbero stati i provvidenziali interventi di rappresentanti politici locali e nazionali di Fratelli d’Italia e della Lega, preoccupati che questo potesse deviare le giovani menti degli studenti coinvolti, ritenendoli, evidentemente, incapaci di un pensiero autonomo, critico e in grado di reggere un confronto, pronte e pronti a credere alla prima affermazione ascoltata.
Ci dispiace smorzare i toni inspiegabilmente trionfalistici dell’articolo e smentire il rappresentante locale di Casa Pound, i politici intervenuti e gli altri numerosi soggetti che si sono dati da fare per fermare l’incontro, ma quest’ultimo si è regolarmente svolto. Si è svolto, nonostante i maldestri tentativi dei rappresentanti della destra nazionale e locale e del Dirigente scolastico del Liceo (che aveva da tempo aderito al percorso didattico), tuonando i primi attraverso arroganti, inopportuni e antidemocratici interventi a mezzo stampa e il secondo annullando e vietando l’uscita prevista per lo svolgimento dell’incontro, all’ultimo momento e addirittura senza fornire motivazioni.
Ragazze e ragazzi si sono a questo punto letteralmente ribellate ad un fatto senza alcuna giustificazione logica se non quella, gravissima, del piegarsi della scuola alle volontà politiche censorie della destra locale e nazionale. Studentesse e studenti si sono rapidamente consultati e organizzati e hanno indetto uno sciopero contattando direttamente lo storico per poter partecipare autonomamente ad un dibattito cui si erano preparati per mesi, in modo da sviluppare quella capacità critica, basata sulla conoscenza che si è tentato, per fortuna invano, di negare loro.
L’incontro si è quindi, non solo regolarmente svolto, ma ha visto la partecipazione di ragazze e ragazzi non solo delle classi inizialmente coinvolte nel progetto ma anche di di altre classi, quarte e quinte, che incuriosite e indispettite per l’inaccettabile intervento di censura hanno partecipato solidarizzando con compagne e compagni. Hanno inoltre partecipato anche docenti sia coinvolti che non, nel progetto e genitori che sono dovuti intervenire per permettere, ai propri figli maggiorenni, di raggiungere il luogo dell’incontro, superando i tentativi del Dirigente scolastico, di impedire che potessero esercitare il proprio diritto di uscire dall’istituto per partecipare al dibattito.
Al confronto dunque, ci sono anche i documenti fotografici (non sappiamo se questo concetto è troppo complicato per gli esponenti della destra, ma siamo pronti a spiegarglielo), ha partecipato non uno sparuto numero di studenti, come erroneamente riportato da “Il Primato Nazionale” e da diversi quotidiani locali, basatisi sulle errate dichiarazioni di rappresentanti politici della destra (malinformati o negazionisti?), ma circa un centinaio di persone, in maggioranza ragazze e ragazzi ma anche genitori e docenti. Cento persone circa, motivate ed attente che hanno interagito attivamente con lo storico Eric Gobetti sulla base di fonti, documenti, dati pubblicamente disponibili, ponendo domande e suggerendo collegamenti tra i provvedimenti liberticidi del periodo fascista e gli interventi di censura subiti quel giorno in prima persona.
Al termine del dibattito alle persone presenti è stata consegnata copia della Costituzione, quella stessa Costituzione che i rappresentanti della destra e il Dirigente hanno cercato di calpestare nei suoi principi fondamentali di libertà di pensiero, di parola, di espressione e di confronto democratico.
È stato questo un momento di grande importanza per la comunità scolastica e cittadina, che ha dimostrato non solo la propria voglia di apprendere e dibattere su argomenti complessi, ma anche la sua capacità di resistere alle pressioni politiche. Ragazze e ragazzi hanno dimostrato di essere in grado di pensare in modo autonomo, criticando e contestando le decisioni arbitrarie che avrebbero potuto privarli di un’importante occasione di crescita personale e culturale.
Un’esperienza preziosa che ha mostrato il valore dell’apertura al confronto e della difesa del diritto all’istruzione e alla libertà di pensiero.
In conclusione, l’incontro tra Eric Gobetti e gli studenti del Liceo Stabili Trebbiani di Ascoli Piceno ha dimostrato che la voglia di conoscenza e di confronto è più forte di qualsiasi tentativo di censura o limitazione della libertà di espressione. Un esempio di determinazione e coraggio che merita di essere ricordato e rispettato e non strumentalizzato o addirittura negato, come si sta facendo maldestramente da destra.
Dipende da Noi – Ascoli Piceno