Lo scorso 24 dicembre è stato pubblicato da parte dell’Amministrazione comunale di Civitanova l’avviso di consultazione per la realizzazione di una struttura sociosanitaria di 120 posti letto per persone anziane. Non è chiaro quale sia l’obiettivo dell’amministrazione comunale. A quali bisogni si intende rispondere (solo per persone anziane? autosufficienti, non autosufficienti, con demenza?) e sulla base di quale rilevazione? E anche: si tratterebbe di posti convenzionabili o saranno, invece, posti solo autorizzati e con conseguenti oneri a completo carico delle persone (non meno di 2000 euro mese)? Quale sarà la destinazione di “Villa Letizia”? Questa struttura va riqualificata come casa protetta di impostazione comunitaria e non certo lasciata alla speculazione privata.
L’ipotesi di realizzare strutture di questo tipo richiama uno dei punti scoperti più dolorosi nella gestione pubblica dei problemi collettivi dei cittadini è l’inadeguata risposta alle esigenze delle persone anziane non autosufficienti e delle loro famiglie. Non è assolutamente possibile ritardare nel dare una risposta oppure credere di risolverla con megastrutture da centinaia di posti, che sono come strutture di concentramento invece che dignitosi luoghi di vita. Le persone anziane non autosufficienti non sono cose da stipare dentro scatoloni dove perdono dignità, calore umano e vita di relazione. Occorre rispondere alle esigenze delle persone anziani non autosufficienti primariamente attraverso il potenziamento del sostegno alla domiciliarità e quando sia necessario risposte residenziali queste devono essere di natura comunitaria dove siano assicurati una cura e un rapporto a misura di persona per anziani che già devono subire lo sradicamento, la solitudine e spesso la malattia.
Perciò è del tutto sbagliato il progetto della giunta Ciarapica che ipotizza una struttura sociosanitaria di 110-120 posti. Prima di ogni altra considerazione bisogna escludere l’idea di costruire una sorta di struttura di concentramento di massa, alle persone anziane non autosufficienti servono residenze comunitarie di vera accoglienza e cura.
Il movimento “Dipende da Noi” di Civitanova organizzerà entro febbraio un incontro pubblico per ascoltare le famiglie e gli specialisti del settore così da precisare, coinvolgendo gli assessori comunale e regionale competenti, un progetto di intervento serio, adeguato e rispettoso delle persone.