I. Principi e criteri ispiratori
Il programmaelettorale del movimento “Dipende da Noi” in realtà è un progetto di trasformazione permanente della città. La trasformazione è orientata al progresso qualitativo dell’intero sistema delle relazioni: tra le persone, tra i gruppi sociali, tra i residenti e l’ambiente naturale, tra donne e uomini, tra bambine/i, giovani e adulti, tra nativi e stranieri, tra l’istituzione comunale e la città.
L’idea di Civitanova che proponiamo è quella della biocittà, intesa come comunità tendente all’armonia in tutti i processi ecologici considerati sul piano sociale, culturale, ambientale. La biocittà è caratterizzata dalla sicurezza sociale, per cui nessuno viene ignorato o abbandonato alle sue difficoltà, dalla cura ecologica, per cui l’intero sistema ambientale di Civitanova è oggetto di tutela e di risanamento, e dall’accessibilità dei servizi comunali alla cittadinanza, con una costante presenza degli amministratori nella città.
Poiché questa idea della città deve potersi realizzare migliorando tutto quello che oggi contraddice i criteri della sicurezza sociale, della cura ecologica e dell’accessibilità dei servizi, il profilo della biocittà si integra con quello proprio di una comunità locale trasformativa. È tale la comunità locale in cui tutti i tipi di istituzione (l’ente locale, le scuole, gli enti sanitari, le imprese, le comunità religiose) e le associazioni di base della società civile convergono in un progetto per rendere accogliente, democratica ed ecologica la città, trasformando in questo senso le situazioni esistenti.
C’è davvero comunità lì dove matura la coscienza etica collettiva di una città. Perciò il punto che simbolicamente mettiamo come prima delle priorità programmatiche che presentiamo – che peraltro hanno tutte pari valore – è quello della cura educativa e della cultura.
II. Metodo d’azione
Per governare bene Civitanova Marche è richiesta l’interdipendenza tra le priorità del progetto, il metodo d’azione e la qualità delle persone che svolgeranno il compito di amministratori.
Il metodo che “Dipende da Noi” segue è quello della partecipazione integrale (dialogica, conoscitiva, progettuale, attuativa), che sviluppa i processi partecipativi nell’ascolto e nel confronto pubblico, nella conoscenza dei problemi, nella progettazione condivisa, nel controllo democratico dei percorsi attuativi delle delibere. Questo metodo prevede:
- ascolto sistematico delle istanze e delle proposte della cittadinanza nelle sue varie espressioni
- valorizzazione delle soggettività sociali, culturali ed economiche attive in città, con le quali si dovrà collaborare organicamente, rigenerando gli organismi necessari a questo scopo o creandone di nuovi
- utilizzo degli strumenti di conoscenza integrata e di riordino della città: Piano Regolatore Urbanistico, Piano dei Servizi alla Persona, Osservatorio per l’attuazione dei diritti, Bilancio Partecipato
- progettazione condivisa tra amministratori e cittadinanza
- valorizzazione sistematica del ruolo del Consiglio Comunale e dei Consigli di Quartiere
- coordinamento tra assessorati e tra dirigenti dei diversi uffici dell’apparato amministrativo
- sintesi decisionale da parte della Giunta comunale
- verifica della qualità etica di ogni passaggio di questo percorso, per cui il rispetto delle persone e il rispetto dell’ambiente naturale vengono al primo posto.
III. Aree di intervento prioritarie
1. CURA EDUCATIVA E CULTURA
Attuazione del progetto La città giusta per chi è piccola/o
Attivazione dei Centri educativi pomeridiani nelle scuole o in sedi di quartiere con la collaborazione di associazioni giovanili, parrocchie e associazioni di volontariato
Collaborazione con le scuole della città per la realizzazione del progetto Il mondo a scuola, per lo sviluppo della consapevolezza e della solidarietà interculturale nelle nuove generazioni
Attivazione del Progetto di Generazione culturale e creatività diffusa
Digitalizzazione dell’archivio storico comunale garantendo a tutte/i la sua accessibilità
Creazione di un “Museo della cultura e della tradizione popolare” aperto al contributo di tutte/i
Creazione di un Centro di Spiritualità interreligioso e interculturale orientato al dialogo sull’etica del bene comune accessibile a tutte le componenti etniche e religiose della cittadinanza
2. ATTIVITÀ ECONOMICHE, LAVORO E LOTTA ALLA POVERTÀ
Creazione di un tavolo di coordinamento per l’economia di comunità (commercio, pesca, turismo, produzioni varie) a Civitanova tra amministrazione comunale, associazioni economiche di categoria, sindacati, istituti di credito che aderiscano a un patto per il rilancio dell’economia cittadina e di comprensorio.
Promozione di cooperative sociali di lavoro per giovani o per quanti hanno perso il lavoro attivando la partecipazione a Fondi Nazionali ed Europei (Recovery Plan).
Istituzione di una convenzione per il credito e il microcredito per l’aumento dell’occupazione tra amministrazione comunale e banche radicate nel territorio.
Promozione di imprese agricole e di filiere biologiche e a km zero.
Sviluppo del circuito diretto di consumo solidale tra agricoltori e consumatori con la collaborazione dei GAS di Civitanova.
Promozione di corsi di Economia trasformativa per operatori economici, insegnanti, studenti con la collaborazione dell’Università per la Pace delle Marche e della S.E.T. .
3. CURA DEL TERRITORIO, DELLA VIABILITÀ, DELL’ACQUA, DELL’ARIA E SISTEMA ENERGETICO
Elaborazione del Nuovo Piano Regolatore messo a punto mediante un percorso di partecipazione consultiva della cittadinanza.
Elaborazione di un Progetto per Civitanova Alta d’intesa come le associazioni e gli organismi locali.
Delibera per fermare il consumo di suolo e sostegno all’edilizia mediante la riqualificazione degli immobili pubblici, delle aree degradate, del centro e delle zone periferiche.
Istituzione del Piano per la revisione della viabilità, creazione di ciclovie e promozione della mobilità dolce.
Monitoraggio e adozione dei conseguenti provvedimenti circa l’inquinamento atmosferico nelle zone ad alto traffico.
Attuazione del piano “Città a zero emissioni” e riconversione dei mezzi pubblici comunali all’elettrico. Creazione di una cooperativa di comunità gestita dal Comune e da privati (quote societarie a sottoscrizione popolare) che permetta l’installazione di pannelli fotovoltaici sui capannoni delle zone industriali o altri tetti fotovoltaici a basso impatto ambientale e visivo.
Interventi di manutenzione e bonifica del sistema dell’acquedotto.
Bonifica della foce del Chienti e accordo con i Comuni della vallata per eliminare l’inquinamento del fiume.
Piano per la gestione dei rifiuti che preveda anche l’installazione di un “tritore” per raccogliere gli scarti dell’umido e riconvertirli in compost per l’agricoltura.
4. SERVIZI ALLA PERSONA E POLITICHE SOCIALI
Riorganizzazione dell’ufficio Servizi sociali e trasformazione della Consulta dei servizi sociali in Coordinamento per la sicurezza sociale, assicurando operatività e agilità all’organismo
Adozione dell’Osservatorio per la tutela dei diritti sul territorio comunale
Realizzazione di un centro diurno per persone con demenza con sensibilizzazione della problematica tra gli enti, scuole e cittadini con il progetto “Comunity friendly”
Promozione dell’inclusione sociale e lavorativa per persone fragili e con disabilità, associato al Piano per l’abbattimento delle barriere materiali e mentali.
Potenziamento dei posti disponibili negli asili nido.
Piano di lotta al disagio giovanile, all’abbandono scolastico e alle dipendenze con la collaborazione delle associazioni dedicate e delle altre istituzioni competenti.
Apertura della Casa delle Culture per favorire il dialogo e l’integrazione delle circa 5000 persone straniere residenti e delle comunità etniche presenti in città, associata al miglioramento dell’accessibilità dei servizi comunali per queste persone.
Attuazione del Piano per il diritto alla casa, d’intesa con la Caritas e l’Ambito Territoriale, a favore di famiglie in condizioni di precarietà abitativa.
Piano per il Co-housing con tipologie abitative strutturate mediante spazi “personali” accanto a spazi “condivisi” per i servizi, soprattutto a favore di piccoli nuclei di ragazzi disabili, perché possano continuare ad avere una vita familiare anche nel “Dopo-di-noi”, quando i componenti delle famiglie di origine non ci saranno più.
Attuazione di un Progetto comunità per persone con demenza con la collaborazione dell’Associazione AttivaMente Alzheimer.
5. PARTECIPAZIONE E STRUTTURA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE
Riordino della struttura amministrativa del Comune a partire da un centro di coordinamento che metta in correlazione sistematica i dirigenti dei diversi Assessorati con la diretta supervisione del sindaco.
Piano di formazione e aggiornamento per il personale dell’apparato comunale.
Adozione del metodo delle Comunità Locali Trasformative, che prevede l’adozione sistematica di delibere-quadro frutto della progettazione integrata tra i diversi Assessorati.
Riattivazione dei Consigli di Quartiere con il conferimento di un ruolo attivo e propositivo a questi organismi.
Attivazione di tutti gli strumenti partecipati per il governo della città: Piano Regolatore Urbanistico, Piano dei Servizi alla Persona, Osservatorio dei diritti sul territorio, Bilancio partecipato.
Dipende da Noi Civitanova Marche