Ascoli, la città incompiuta di Fioravanti

La recente inaugurazione di corso Trento e Trieste è fortemente rappresentativa del modo di agire dell’attuale amministrazione: si organizza una festa con tanto di fanfara e saltimbanchi, per inaugurare una strada (finita con 4 anni di disagi conto i tre previsti) ma rimangono i cartelli che indicano invece il completamento dei lavori.

Perché inaugurare se la via non è davvero e fino in fondo completata? Abbiamo un’amministrazione che lascia tutto a metà come dice il sindaco stesso nella sua, una volta tanto veritiera, campagna elettorale, nel senso che non porta a termine mai nulla di quello che promette; si danno per fatte cose per cui a malapena sono state indette gare di appalto o i cui lavori sono appena iniziati, guarda caso proprio in campagna elettorale (Stadio, scuole, bonifica Carbon…), una situazione che sarebbe ridicola se la cittadinanza non si fidasse quasi ciecamente delle dichiarazioni fatte.

L’amministrazione uscente elenca come fatte le opere di ordinaria amministrazione spacciandole per straordinarie e, con esse, tante promesse che non è riuscita a mantenere e pretende altri 5 anni per continuare a promettere, stringere mani e dispensare sorrisi illusori mentre Ascoli è lasciata ad un inesorabile declino caratterizzato da spopolamento, chiusura delle attività commerciali e una completa mancanza di prospettive per il futuro e per i giovani e le giovani della città. L’elenco delle incompiute è, di fatto una dichiarazione di fallimento e inconcludenza.

Ora Ascoli ha la possibilità di cambiare, ha la possibilità di dire no al nulla, alla superficialità, all’approssimazione, all’apparenza senza sostanza, alla finta partecipazione, all’arroganza e mancanza di comunicazione con i cittadini, alla strutturale mancanza di un progetto per la città.

C’è una coalizione forte, determinata e coesa con un progetto aperto e democratico pronto ad accogliere le proposte di tutte le persone che vorranno dare il loro contributo. Cittadine e cittadini di buona volontà pronti a mettersi in gioco per risollevare le sorti della città. Stiamo incontrando le persone stufe della decadenza a cui è condannata la città stiamo ascoltando bisogni, interessi, proposte per costruire un programma partecipato per una città accogliente dal punto di vista turistico, intelligente e aperta sul piano culturale, pronta a valorizzare tutti i talenti del territorio offrendo loro la possibilità di sviluppare il proprio progetto di vita in una città, la propria, che sia sostenibile che diventi un modello per il contrasto al cambiamento climatico e solidale a misura di tutte le persone giovani adulte anziane e con disabilità.

Le candidate e i candidati di Dipende da Noi Ascoli Piceno