Dire “ NO “ alla volontà di armare i vigili urbani di pistole è un atto di civiltà e di democrazia.
Armare le forze di polizia comunale riduce le libertà individuali e del vivere civile ed “offende” i cittadini ascolani trasformandoli da “ persone perbene” a “ potenziali criminali” e crea, inoltre, una enorme frattura fra i cittadini e le forze di polizia municipale.
Gli ascolani sarebbero intimoriti nel vedere i vigili urbani, con cui hanno un rapporto di fiducia e di amicizia, indossare armi di offesa.
Ora mentre comprendiamo perfettamente la necessità che forze di polizia municipale siano dotate di strumenti di sicurezza personale (giubbotto antiproiettile, spray da difesa, tecnologia di supporto, telecamera di video sorveglianza , miglioramento della collaborazione con le altre forze di polizia), non comprendiamo la necessità di dotarli di armi di offesa.
Ascoli Piceno non è e non è mai stata al centro dell’attenzione nazionale per crimini efferati contro la popolazione o contro le istituzioni. Ascoli è sempre stata una città tranquilla, abitata da persone perbene e rispettose delle regole del vivere civile. Ascoli è la città dove oggi il vigile urbano è il tramite diretto fra cittadini e istituzioni e rappresenta quel senso di sicurezza personale e sociale che rende libera e fruibile la città.
Dotare i vigili di armi di offesa allontanerebbe i cittadini dall’attuale rapporto di fiducia facendo comprendere loro di essere passati da uno stato libero ad uno “ stato “ di polizia”.
Azione – Italia Viva, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Ascolto & Partecipazione, Dipende da Noi, Ascoli Piceno, Articolo 1, Psi e Popolari Ascoli.