Nel Codice Civile viene definita la Diligenza del buon padre di famiglia ossia l’impegno da porre nello svolgere un ruolo o un mandato.
La diligenza del buon padre è quella che chiediamo, nell’interesse collettivo, alla Provincia di Ascoli Piceno ed ai suoi amministratori ora che, in ossequio alla Legge, procedono al passaggio di consegne da parte del presidente Fabiani che è decaduto dal ruolo.
Chiediamo all’Amministrazione provinciale di agire in autotutela annullando tutte le deliberazioni assunte dopo il 3 ottobre 2021 onde evitare un allungamento dei tempi e delle spese che nessuno vuole.
Se, come ventilato, alcuni Sindaci presentassero il ricorso al TAR per l’annullamento dell’assemblea ATA del 12 ottobre scorso ci sarebbero costi sia per i ricorrenti che per i resistenti (tutti amministratori pubblici e, quindi, tutte spese a carico della cittadinanza) ed anche tempi lunghi.
Durante la discussione del piano, infatti, è stata sostenuta l’urgenza dell’approvazione per consentirne la pubblicazione entro fine mese e ciò non sarebbe possibile in caso di ricorso al TAR che, presumibilmente, verrebbe notificato nel mese di novembre ed andrebbe in discussione, per l’eventuale sospensiva, nel mese di dicembre con due possibili effetti: la sospensione e conseguente blocco della procedura oppure il rinvio nel merito con il proseguo dell’iter della pratica che, però, potrebbe essere annullata dopo mesi e risorse spese inutilmente in caso di soccombenza.
Facciamo quindi appello al senso di responsabilità degli amministratori della provincia di Ascoli Piceno chiedendo loro di annullare in autotutela tutti gli atti successivi al 3 ottobre e convocare una nuova assemblea ATA per la discussione del piano d’ambito sui rifiuti.
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