Consiglio regionale: circoscrizione di Pesaro Urbino

Nata e cresciuta a Fano ma cittadina del mondo da sempre, mamma e moglie felice, cittadina curiosa e grata. Antropologa di formazione e libraia per vocazione, prestata al servizio del turismo da dieci anni.

Dalla prima ho ereditato la curiosità per le relazioni umane, dalla seconda l’interesse per il viaggio e per la lettura. Ma è la tecnologia, a cui mi sono appassionata nel tempo, che rappresenta per me il filtro necessario attraverso cui approcciarsi e leggere il mondo contemporaneo. Oggi sono un’esperta di tecnologie digitali applicate al mondo del turismo, consulente e docente.

Laureato in architettura a Venezia, si occupa da oltre vent’anni di progettazione urbana e recupero del patrimonio edilizio. Ha collaborato alla stesura del Piano Regolatore di Pesaro (PRG 2000), e anche degli a spazi urbani, in particolare litorali e spiagge.

Promuovere una progettualità rispettosa del territorio e una gestione sostenibile della città, con il Centro Studi Stefanini ha organizzato incontri sull’identità urbana. Dal 2017 fa parte della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti.

Negli ultimi quattro anni è attivo in ambito sociale nel consiglio direttivo dell’associazione AmiSTOM Marche e nei Comitati di Partecipazione ASUR, Marche Nord, e Regione Marche che operano in ambito sanitario.

Di genitori sardi che si sono conosciuti nelle Marche dove lavorano, ha 36 anni e da 32 risiede con la sua famiglia a Pergola.

Ha fatto studi umanistici iscrivendosi alla Facoltà di Scienze Politiche per poi scegliere convintamente di fare la mamma e di supportare l’azienda di famiglia specializzata nella produzione casearia di prodotti ovini in cui lavora come bracciante agricola.

Da giovane è stata molto attiva in politica fino ad una candidatura quando era poco più che maggiorenne per poi allontanarsi rapidamente dal mondo dei partiti.

Pensionato nato e vissuto a Fano, sono stato un commerciante e un operaio.

Negli anni ’80 sono stato attivista in Democrazia Proletaria, poi fino al 1993 in Rifondazione Comunista per poi aderire a due organizzazioni della sinistra rivoluzionaria di area trotskista fino il 2019.

Iscritto da tanti anni alla sezione dell’ANPI di Fano.

Ho aderito a Dipende da Noi perché è un progetto inclusivo aperto a tutte le sensibilità sociali e politiche.

Nato a Pesaro nel 1966, ha iniziato a lavorare come educatore alla fine degli anni 80, presso servizi residenziali ed abitativi rivolti a persone con disabilità. Tuttora socio di una cooperativa sociale, ha assunto negli anni incarichi di responsabilità, acquisendo competenze teoriche ed operative in ambito progettuale e gestionale, per quanto riguarda i servizi alla persona e la formazione professionale.

Parallelamente (ma in maniera più intrecciata di quanto anche lui stesso creda) è attivo come musicista, scrittore ed organizzatore di eventi.

Docente di chimica alle scuole secondarie, educatore e guida ambientale; da sempre appassionato di tematiche ambientali e di educazione ha fondato nel 2001 il GAS di Pesaro-Fano-Urbino e ha contribuito alla nascita della rete di economia etica e solidale delle Marche.

E’ molto attivo nel campo del volontariato e della cooperazione e vive in campagna dove cerca di sviluppare le tematiche dell’agricoltura sinergica e della protezione della biodiversità. Con i suoi studenti organizza ogni anno attività di educazione ed esplorazione ambientale per far vivere loro la natura in modo più sistemico.

Graphic designer, classe 1982, nata a Civitanova Marche. Conclude il suo percorso di studi presso l’ISIA di Urbino (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche), centro di formazione dedicato alla progettazione grafico editoriale e alla comunicazione visiva.

La sua attività di progettista inizia nel pesarese, ed innamorata del territorio, decide di stabilirsi nelle campagne del Montefeltro. Libera professionista dal 2011, attualmente gestisce i suoi progetti da casa cercando di realizzare un percorso di vita a stretto contatto con la natura. Non ha trascorsi politici ma, per esperienza personale, crede nelle comunità di persone provenienti da varie parti d’Italia e del mondo, comunità che decidono di creare reti sociali di sostegno, dando così vita ad un senso si appartenenza che non deriva dal luogo di origine ma da un sentire comune.