Un cambiamento possibile: da closed source a open source guardando all’ambiente

Tramite una breve introduzione, cercherò di rendere il più semplice possibile l’acquisizione, da parte dei lettori, di alcuni termini informatici, definizioni fondamentali per proseguire nella lettura di questo articolo.

In informatica, un sistema operativo, abbreviato solitamente con i termini SO oppure OS (operating system), è un software, il principale, in ogni tipo di dispositivo (PC, Tablet, smartphone etc.). Il SO, gestisce le risorse hardware (processore, memoria, schede video…) del vostro dispositivo. In altre parole, è il vostro “interprete”, colui che vi permette, ad esempio, di utilizzare la tastiera per scrivere un documento di testo, senza aver bisogno di sapere cosa accade a livello informatico ed elettronico.

Esempi di sistema operativo per personal computer, notebook, sono: Windows (Microsoft®), Mac OS (Apple®)

I sopracitati software, rientrano nella categoria del software proprietario, ovvero, (privato, non libero o closed source) ossia, per utilizzarli, è necessario acquistare una licenza, la quale, consente al beneficiario il suo utilizzo sotto particolari condizioni ed impedendone altre come lo studio, la modifica, la condivisione, la ridistribuzione…

Passiamo ora al software applicativo, ovvero, i vari programmi, che utilizziamo giornalmente sui nostri PC. Per essere il più chiaro possibile, un esempio di software applicativo proprietario, oltre il SO, è la suite Office di Microsoft, la più utilizzata a livello globale per la produzione di documenti, presentazioni, etc. e certamente nota a tuti voi.

Questa breve, e spero esplicativa, introduzione è stata necessaria per affrontare il concetto di open source.

Il software open source è nato ed è stato progettato per essere accessibile pubblicamente e permettere a chiunque di vederlo, modificarlo e distribuirlo secondo le proprie necessità.

Viene sviluppato tramite un approccio decentralizzato e collaborativo: tutti gli esperti professionisti nel campo della IT (information technology) possono partecipare alla community di sviluppo e di miglioramento di tale software.

Un sistema operativo completamente open source completo di tutti i software applicativi ad esso dedicati è il sistema LINUX.

Linux è un sistema operativo open source gratuito, rilasciato ai sensi della Licenza Pubblica Generica (GPL) GNU, che è diventato il più importante progetto software open source al mondo.

La presenza di una licenza open source impedisce l’introduzione di limiti sull’utilizzo del software: chiunque può eseguire, studiare, modificare e ridistribuire il codice sorgente, e persino vendere copie del codice modificato, purché restino nell’ambito della stessa licenza.” fonte Red Hat

L’intento di questo scritto è quello di aprire una piccola “finestra” che spero possa portarvi ad approfondire il vasto mondo di Linux e valutare nuovi “orizzonti” non solo di tipo tecnologico.

Ragionando in termini economici solo di licenze per software proprietario ciascuno – che sia comune utente o azienda – deve sostenere notevoli costi per acquisto e canoni.

Utilizzando, invece, un SO e software applicativo open source possiamo aiutare noi stessi, le azienda privata o le pubbliche amministrazioni, ad avere un grandissimo risparmio sotto il profilo economico, ma, soprattutto, aiutiamo l’ambiente, il nostro ecosistema, a ricevere meno rifiuti.

“La fotografia del Global e-waste monitor: previste 74 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici entro il 2030. Occorre agire sull’obsolescenza programmata e i cicli di vita brevi per puntare sul recupero” fonte La Repubblica

Sorgono, allora due domande ben precise a cui provo a dare delle risposte partendo da come l’utilizzo di SO “alternativo” possa aiutare l’ambiente?

Esistono diverse distribuzioni e versioni di Linux. Molte di esse, richiedono caratteristiche hardware che porterebbero a nuova vita pc considerati obsoleti perché prodotti dieci anni fa.

Personalmente, utilizzo una “derivata” della distribuzione Ubuntu, Kubuntu, un SO che, per farla breve, funziona benissimo con soli 2 GB di RAM. Per i non addetti allo specifico settore, la RAM, è la memoria di lavoro, ovvero la responsabile di determinate operazioni in “contemporanea”, prima che vengano salvate sul PC (il famoso multitasking) esempio base… eseguire più applicazioni, nello stesso istante. Aprire un browser web… Chrome, Mozilla, Microsoft Edge, e nello stesso istante, “lavorare” con un applicativo stile Microsoft Office.

Detto ciò basta andare a cercare su internet quali risorse hardware, compresa la RAM, servono per poter utilizzare un SO Microsoft per accorgersi della sempre maggiore richiesta di risorse per far fronte a queste dinamiche: con il crescere del software cresce a dismisura la richiesta di potenza e capienza di strumenti per poterlo gestire.

Compresi, quindi, gli aspetti di economicità quali i mancati costi per licenze e canoni e la non necessità di dover acquistare sempre nuove tecnologie per tenere il passo con i software utilizzati sorge immediatamente una nuova domanda: Perché dovrei passare ad un SO ea degli applicativi che non sono abituato ad usare e che non conosco?

Personalmente seguo LINUX da oltre quindici anni e posso assicurare che questo SO si è evoluto moltissimo. Attualmente ha un sistema a finestre stile windows, e dei menu a tendina molto semplici da utilizzare.

Un modo semplice e pratico per conoscere questo sistema operativo può essere quello di partecipare ad un Linux Day ossia ad “una manifestazione italiana no-profit, che si tiene annualmente ogni quarto sabato di ottobre[1], consistente in un insieme di eventi contemporanei organizzati in diverse città italiane, con lo scopo di promuovere il sistema operativo GNU/Linux e il software libero. Il successo via via crescente l’ha resa la principale manifestazione italiana dedicata a tali tematiche.” fonte Wikipedia

Qui potete trovare informazioni sul prossimo appuntamento Linux Day 2021 ma, poiché collaboro come volontario a questi eventi da anni offro al movimento di Dipende da Noi la possibilità di esplorare questo mondo tramite la mia disponibilità per un Linux Day di 365 giorni.

Concludo questo mio scritto lasciandovi, in modo sintetico, indicazioni su una serie di vantaggi, sia dal punto di vista economico, che di sicurezza informatica a favore del passaggio a LINUX.

  • Potete cercare su internet la versione Linux che preferite, sia dal punto di vista delle richieste hardware, sia per la GUI, interfaccia grafica del SO che preferite (ovvero, una versione molto vicina a windows o mac OS)
  • È possibile scaricare il tutto, gratuitamente, e provare il vostro nuovo SO ed applicativi senza installarlo nel PC perché linux è in grado di girare su di una chiavetta usb o CD Rom, senza “comunicare” con il vostro SO windows installato. Funziona solo utilizzando la ram, quindi, all’arresto del pc, non vi è più “traccia”

Ed ecco, per concludere, un elenco indicativo e non esaustivo di software totalmente free, e soprattutto, compatibili con gli applicativi microsoft o mac:

software su licenza software gratuiti
Microsoft Office Libre Office (Suite completa, word, excel…), Apache OpenOffice
Outlook Express Mozilla Thunderbird
WinZip, Winrar 7Zip (file compressi, sia in versione zip, rar, e molto altro)
Microsoft Edge Google Chrome, Mozilla Firefox, lo stesso Edge, è disponibile per Linux.
Photoshop Gimp
Windows Media Player VLC
Jitsi Meet Jitsi Meet
Skype Skype
Microsoft Teams Microsoft Teams

Alessandro Piaggesi

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