Sia nel campo dei conflitti interpersonali, che in quello delle contese tra gruppi umani, per uscire dalla complementarità vittima/carnefice è necessario che un terzo dia testimonianza, osservi le violazioni della dignità umana, le riconosca e permetta in questo modo di rompere la complicità dell’indifferenza. TESTIMONIARE è quanto fa una politica di liberazione che non vuole invertire le parti, rendendo le vittime carnefici e gli aguzzini nuove vittime. La storia, purtroppo, è piena di queste oscillazioni drastiche.
Dinnanzi alle difficoltà concrete dei cittadini e alle ingiustizie patite (basti pensare, nella nostra Regione, alle popolazioni colpite dal sisma che ancora attendono soluzioni affidabili e concertate), Dipende da Noi vuole operare non solo come movimento e lista di impegno civile, ma anche come testimone attivo e partecipe. Non a caso nasciamo dal contributo di persone che quotidianamente operano anche nelle aree del volontariato e della solidarietà, là dove il contatto con gli oppressi, i dimenticati e i soggetti più fragili prende la forma di una presenza riparatrice.
Si dirà – se immaginiamo che la politica sia solo il gioco dei rapporti di forza – che queste parole chiave della trasformazione possono risultare generiche e ingenue. Invece crediamo che testimoniare i conflitti del nostro tempo sia prioritario, perché inerisce a un’azione decisiva che viene prima di ogni slogan politico: il dire e riconoscere la verità di chi soffre le logiche del potere. Essere testimoni, infine, significa incarnare i propri valori, praticando l’alternativa al sistema. Ecco perché, in rottura con la pretesa novecentesca di costruire l’uomo nuovo per via economica e politica, noi pensiamo che una svolta radicale possa giungere solo dall’interazione tra tutti gli ambiti della vita umana: culturale, economico, politico, artistico, ecologico e spirituale. Come testimoniare questa interconnessione profonda è il compito che ci aspetta.
Paolo Bartolini
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