Sosteniamo l’istituzione dell’Area Marina Protetta della Costa del Conero

in difesa del nostro ambiente e della democrazia

Il parere contrario all’istituzione dell’Area Marina Protetta (AMP) Costa del Conero espresso dalla Sindaca di Ancona in sintonia con i suoi colleghi di Sirolo e Numana, nei confronti del Ministero dell’Ambiente che ha chiesto loro ed alla Regione Marche di pronunciarsi definitivamente in merito, oltre a rappresentare un clamoroso voltafaccia rispetto alle precedenti posizioni favorevoli espresse dalla stessa Sindaca,  è un atto di estrema gravità sotto il profilo ambientale e democratico.

Infatti Mancinelli ha espresso questa posizione su un progetto di enorme interesse per il futuro della città e del territorio evitando qualsiasi confronto non solo con il Comitato per l’AMP del Conero (rappresentante di più di una decina di associazioni ed enti, tra cui il CNR con WWF, Italia Nostra, Legambiente e pescatori di Portonovo), ma con l’insieme delle rappresentanze sociali e politiche, a partire dal suo stesso partito.  E’ pertanto del tutto evidente che questa scelta esprima la totale subordinazione della giunta comunale agli interessi di piccoli gruppi di pressione, quali il Consorzio Vanvitelli (tra cui figura l’Assonautica di Ancona il cui presidente è Paolo Manarini, ex-assessore comunale del PD), i pescatori subacquei e i ‘vongaroli’ che fanno muro contro l’introduzione di regole a tutela del bene comune.  Gruppi determinati a salvaguardare esclusivamente interessi particolari che, senza un’adeguata regolamentazione, confliggono con la necessità e l’urgenza, richiamata dall’intera comunità scientifica, di migliorare salvaguardia dell’ambiente marino a tutela della sua biodiversità.

Con questo modus operandi antidemocratico ci si contrappone ad obiettivi politici indicati e perseguiti da Istituzioni ed Organizzazioni sovrannazionali che sospinte da un’opinione pubblica sempre più consapevole delle minacce derivanti dal degrado dell’equilibrio ambientale sono oramai orientate unanimemente  verso la protezione dell’ecosistema marino nell’interesse delle generazioni future. Una protezione incentivata con lo stanziamento di risorse nazionali ed europee volte ad avviare una profonda riconversione attività economiche incompatibili con l’ambiente verso lavori eco-compatibili e una nuova economia e basata sulla valorizzazione delle risorse naturali. A questo proposito appare inaccettabile la scelta di rinunciare ai 350.000€ già messi a disposizione dal Ministero  per consentire l’istituzione dell’AMP,  oltre a quella di correre il rischio di possibili sanzioni comminate dall’Unione Europea per una scorretta gestione e monitoraggio dell’ecosistema marino,  invece di impegnarsi per intercettare le ingenti risorse stanziate al riguardo dalla stessa U.E. 

Per il Movimento Dipende da Noi, l’AMP presenta un’opportunità straordinaria per avviare una necessaria rivoluzione culturale proiettata alla cura per l’ambiente,  stimolando le persone a vivere il mare con un rapporto diverso da quello consumistico e predatorio.  E’ pertanto arrivata l’ora dire basta all’ipocrisia di chi si decanta per uno sviluppo sostenibile e poi si svela nemico dell’ambiente e ripropone le famigerate logiche neoliberali del breve termine e delle risorse illimitate. Per queste ragioni “Dipende da noi” ritiene che l’amministrazione comunale sia tenuta ad attivare un ampio confronto democratico che metta tutte le cittadine e i cittadini nelle condizioni di scegliere quale Portonovo o Scalaccia vorrebbero vivere tra trent’anni per poi agire di conseguenza sin da subito.

Da ciò deriva il nostro impegno, insieme alle associazioni ambientaliste, alle Istituzioni scientifiche, ai movimenti giovanili già attivi nelle iniziative a tutela del futuro del pianeta, a sostegno di ogni iniziativa utile allo scopo a partire dalla petizione già avviata dal Comitato AMP Conero.

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