Scegliere tra disperazione e rinascita

Da un lato si coagulano tendenze neofasciste e antidemocratiche: la destra. Liste di questo tipo non hanno neppure bisogno di presentare un programma. Prendono voti sulla scia del pregiudizio e del rancore. Chi vota così lo fa perché dalla democrazia si sente abbandonato. Dall’altro lato c’è lo schieramento di quelli che credono nel mercato: il centrosinistra. Per loro governare significa privatizzare tutto: la sanità, i servizi sociali, le attività economiche e anche la gestione dell’istituzione regionale, priva di qualsiasi dialogo con i cittadini. Dovrebbero fermare la destra, ma l’unica cosa che fermano è la speranza: il neoliberismo non è mai un’alternativa al neofascismo. Ai margini ci sono il Movimento 5 stelle, ormai imploso, e le liste dell’ultimo momento: una confusa miscela di populismo, complottismo, xenofobia e persino stalinismo. Destra, centrosinistra e liste della confusione sono, ognuna a suo modo, espressione della stessa disperazione. Per questo molti stanno pensando di non andare a votare.

Ma tutto può cambiare se cambia il metodo della politica. L’alternativa reale è far valere il metodo della partecipazione ispirata dalla passione del bene comune. È il metodo che unisce etica, conoscenza e progettualità, il metodo della responsabilità che porta a prendersi cura della comunità regionale. Se un gruppo di donne e di uomini ha iniziato a svolgere quest’opera, presentando una lista credibile e libera dalla disperazione, allora bisogna sostenere questa lista con fiducia e desiderio di coinvolgersi.

La lista del movimento Dipende da Noi è giovane, ma è l’unico strumento che oggi sia al servizio della rinascita che potrà liberarci dal sistema dell’infelicità organizzata.

Roberto Mancini

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