Signore invisibile, che sei nei desideri e nei gesti delle persone miti, non certo in cielo o in un’altra dimensione,
Signore misericordioso: proteggici dalla guerra, dalla violenza scatenata da Putin, dall’ipocrisia dei nostri governanti, da Zelensky e dal suo eroismo ambiguo e controproducente, dalla NATO e dalla trame velenose che gli americani tessono da decenni, dai neonazisti al servizio del migliore offerente, dall’indifferenza per chi soffre, dalla voglia di dividere gli umani in buoni e cattivi, dalla voglia di mollare e chiuderci a riccio.
Proteggici dalle distinzioni tra profughi, dalla tossicità del maschilismo, del sessismo, del razzismo, dal totalitarismo come tendenza collettiva e individuale.
Proteggici dalla passione per i missili supersonici e per la retorica bellica, dalle brame delle multinazionali, dall’ignoranza che corrode i cuori prima delle menti, dalle menzogne dei mass media, dalla bonomia e dal cruccio dei “giornalisti” televisivi, dai cambiamenti climatici provocati non da un generico Uomo ma dal capitalismo e da un modello allucinante di sviluppo.
Proteggici dagli insulti incrociati, dalla febbre di chi non ha capito che ogni verità è vera e insieme in errore, dalla crisi economica ed energetica in una società follemente organizzata intorno al principio della crescita illimitata, dai manipolatori e dai mestatori, da chi sputa fiele sui social per passare il tempo, da chi agita fantasmi di purezza, da chi vuole una nuova guerra fredda ma assai più calda, da chi occupa una poltrona in Parlamento e rappresenta gli interessi dei cugini d’America.
Proteggici dalle polarizzazioni e dagli estremismi, dalla rabbia cieca, sorda e senza meta, dal dolore che non sa tramutarsi in parole e in carezze.
Proteggici dalla tua assenza e dalle notti infinite.
Proteggi le poche voci libere che riescono a farsi ascoltare, che articolano un pensiero e un ragionamento in mezzo agli spari della propaganda.
Proteggi le madri, i bambini, gli anziani, le vittime sterminate di ogni guerra, proteggi la tenerezza, soprattutto quella proteggi: rendici teneri come fili d’erba, come l’asinello appena nato, come quella nuvola lassù di passaggio come noi. Come l’amore, come un grembo pieno, come la mollica del pane.
Proteggi ciò che resiste al peggio, i nostri sogni, non quelli campati per aria, ma quelli impastati di terra e di vento, i germogli di una vita possibile insieme.
Amen.
Paolo Bartolini
Devi essere connesso per inviare un commento.