Il 6 agosto 1945 venne sganciata le bomba nucleare che distrusse la città giapponese di Hiroshima, il 9 agosto la sciagura si ripeté su Nagasaki. Queste date resteranno per sempre nella storia umana come giorni bui, assolutamente nefasti e che mai vorremmo ripetere nel futuro.
Tuttavia, la follia della guerra, in particolare il conflitto in Ucraina, ha impennato il rischio della minaccia nucleare. Dall’inizio del conflitto i portavoce di entrambe le fazioni affermano pubblicamente che l’utilizzo delle più moderne e sofisticate armi nucleari non può essere escluso. La tecnologia nucleare odierna permette di eseguire attacchi sia su larga scala che mirati, con una gittata maggiore e una forza distruttiva fino a 30 volte superiore di quelle di Hiroshima e Nagasaki, con conseguenze devastanti, immediate e a lungo termine per l’umanità e per l’ambiente. Impatti ingovernabili, una catastrofe.
Oggi sono 9 gli Stati con armi nucleari (Russia, USA, Francia, Regno Unito, Cina, Israele, Pakistan, India, Corea del Nord) e 5 gli Stati della NATO aderenti alla condivisione nucleare (Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi, Turchia) che, detenendo e rinnovando gli arsenali sul loro territorio, violano il Diritto Internazionale [https://multimage.org/libri/parere-giuridico-sulla-presenza-delle-armi-nucleari-in-italia/]. In totale, ci sono circa 14.000 testate atomiche, di queste circa 4000 sono schierate e circa 2000 pronte per essere lanciate.
Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) in vigore dal 2021 è stato ratificato finora da 66 Stati e firmato da ulteriori 23, su 208 Stati nel mondo.Il Trattato proibisce alle nazioni di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, trasferire, detenere, immagazzinare, utilizzare o minacciare l’uso di armi nucleari, o permettere che armi nucleari siano posizionate sul proprio territorio. Inoltre, vieta di assistere, incoraggiare o indurre chiunque a partecipare a una qualsiasi di queste attività.Negli Stati che hanno firmato il TPNW, le banche, le aziende, le università e i privati non potranno contribuire allo sviluppo di armi nucleari, nemmeno nei Paesi che non aderiscono al trattato.Il TPNW è permanente e legalmente vincolante per le nazioni che vi aderiscono.Inoltre, il trattato prevede anche la possibilità di essere adottato a livello locale (Comuni e/o Regioni) generando una pressione che potrebbe raggiungere la ratifica del trattato a livello nazionale [https://cities.icanw.org]. Il TPNW è una pietra miliare del diritto internazionale, un’iniziativa della società civile ricompensata con il premio Nobel per la pace nel 2017, sostenuta dalla stragrande maggioranza dei Paesi, ad eccezione di quelli che possiedono armi nucleari e dei loro alleati. Questi ultimi hanno reagito con un silenzio assordante e continuano ad ignorare il TPNW.
Lo scorso giugno dal 18 al 23 si è tenuto a Vienna l’ICAN Forum e il primo Meeting degli Stati Parte del TPNW, che ha prodotto la Dichiarazione di Vienna e il Piano d’Azione in vista del secondo meeting, che si terrà a New York dal 27 novembre al 1° dicembre 2023. Ogni Stato nucleare che aderisca al TPNW ha a disposizione 10 anni per eliminare le sue armi nucleari, mentre gli Stati Non Nucleari che aderiscano al TNPW dispongono di 90 giorni per la rimozione delle bombe che ospitano sul proprio territorio (Nuclear Sharing). L’Italia, se decidesse la ratifica, potrebbe liberarsi dalle bombe nucleari stoccate a Ghedi Torre e ad Aviano. Sarebbe un modo dignitoso per uscire da una situazione di alto rischio e di illegalità, per la quale è passibile di essere denunciata a livello nazionale e internazionale.
È in corso dal 1 al 26 agosto a New York la Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione (TNP), la prima da quando le armi nucleari sono divenute illegali. Su 191 Paesi aderenti al TNP la Cina, la Francia, la Russia, UK, U.S. e i Paesi che ospitano armi nucleari U.S. o Russe, hanno violato l’obbligo del disarmo in base all’art. VI del trattato.
Finché i Governi non si decideranno a smantellare gli arsenali nucleari, l’umanità, la nostra sopravvivenza, sarà minacciata. L’unica soluzione coerente è dare priorità al disarmo nucleare. Mai più Hibakusha, mai più vittime di esperimenti nucleari e di attacchi nucleari!
Convergenza: La Comunità per lo sviluppo Umano, Mondo senza guerre e senza violenza, Rete Ecosocialista, WILPF ITALIA, Disarmisti Esigenti, , Atlante Guerre, Zeitgeistitalia, Società della Cura, Rete per la politicità sociale, Manifesta, Rifondazione Comunista, Pressenza International Press Agency, Dipende da Noi.
Il 6 agosto, pianta un seme, o accendi una candela, o scrivi un messaggio che sia a favore di un futuro libero da armi nucleari e che ti ricordi ogni giorno di aver cura di far crescere la Pace in te e fuori di te. Quindi, fai una foto e condividila sui social con l’hashtag #TPNWandSowPeaceo invia la foto a redazioneitalia@pressenza.com
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