Con le PAROLE non si gioca, sono importanti. Mobilitano emozioni, coinvolgono le persone, indicano il cammino. Chi avvelena i pozzi del linguaggio – come fanno tutti coloro che brandiscono parole d’ordine vuote, aggressive e riduttive, a fronte di una complessità sociale crescente – impoverisce le comunità e le persone, le divide per meglio dominarle. Quando, come Dipende da Noi, ci definiamo intenzionati a costituire una “lista di impegno civile” lo facciamo, dunque, con la precisa intenzione di coinvolgere tutti i nostri compagni di viaggio in un tragitto che tiene insieme responsabilità, bene comune e visione del futuro. Non una semplice lista civica, per catturare voti qua e là prendendo una distanza solo formale dal sistema sterile dei partiti, bensì un vero e proprio modo di essere-insieme, accanto agli ultimi, ai penultimi, ai ceti medi impoveriti, a giovani, precari, anziani e a chiunque sa bene che le elezioni non sono il traguardo finale, ma un’opportunità preziosa (da non sprecare) per aggregare, dialogare, darsi la mano e mettere in crisi la paura del domani.

Paolo Bartolini

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