Noi ci siamo

Le parole sprezzanti del presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini stanno facendo il giro del web in queste ore. In un evento online Guzzini ha lamentato le sorti delle italiche genti alle prese con le restrizioni dovute alla pandemia in corso. Il succo del suo “discorso” è presto detto: «bisogna ripartire presto e forte con l’economia e il commercio. Se poi qualcuno muore a causa del virus, ce ne faremo una ragione». Probabilmente arriverà a breve una garbata smentita e l’invito a non fraintendere delle parole dette in buona fede.

Come Dipende da Noi non possiamo, e non vogliamo, sorvolare sulla gravità di certe esternazioni, che ben descrivono una tendenza preoccupante e raramente messa sotto accusa con la giusta durezza. Che il profitto e l’economia di mercato vengano prima della salute, della democrazia e della giustizia è un principio cardine del neoliberismo – e del capitalismo tutto, a studiare un po’ di storia. Crediamo che questo sbilanciamento vada curato. È indispensabile ribadire, oggi più che mai, che la produttività e il consumo possono avere un senso (fra l’altro tutto da ridefinire) solo se sono messi al servizio di un progetto di convivenza armonico, che anteponga gli equilibri sociali e naturali alla sete di potere, alla passione per il denaro che si accumula, allo sfruttamento e alla competizione ” tutti contro tutti”.

Nessuna vita è inutile, perché il suo valore eccede ampiamente la logica dello scambio che comanda una società ridotta ormai a mercato. Nessuna vita deve essere resa precaria ed esposta a pericoli e minacce che si potrebbero attenuare e risolvere mediante un impiego diverso della ricchezza socialmente prodotta e attraverso una politica restituita al suo vero ruolo.

Dipende da Noi non solo prende le distanze da quanto espresso dal sig. Guzzini, ma invita anche a riflettere sul livello etico di una classe dirigente che dovrebbe prendere parte con saggezza alla transizione ecologica che ci aspetta, ma continua a ragionare in modo tristemente padronale. Molto deve cambiare d’ora in poi. Per invertire la marcia servono cittadini informati, sensibili e combattivi, pronti a costruire un’alternativa credibile all’odierno modello di sviluppo e ai suoi imbarazzanti delegati.

Noi ci siamo.

Write a comment