Conosco molte persone che condividono questi sentimenti e giudicano bloccata la situazione attuale della politica. Insieme a molte di esse da un anno nelle Marche abbiamo dato vita al movimento “Dipende da Noi” proprio partendo da questi stessi sentimenti. La nostra scelta è quella di non tenerci dentro disgusto, rabbia e indignazione, ma di trasformarli in energie costruttive. Soprattutto rifiutiamo di farci spegnere dalla sfiducia totale, perché è un sentimento depressivo che risulta molto comodo ai poteri dominanti. Chi è guidato dalla sfiducia non muove un dito per modificare le situazioni e questo va benissimo al sistema di potere che si è consolidato alla Regione. Se tanti non voteranno, il pericolo reale è che andranno a governare le Marche partiti che non rappresentano quasi nessuno e che saranno sempre più chiusi alle esigenze delle donne e degli uomini che nelle Marche ci vivono.
Eppure l’istituzione regionale conta, nel bene o nel male: può incidere sull’economia, sull’ambiente, sulla sanità, sui servizi sociali, sulla scuola, sull’equilibrio del territorio, sul dare o non dare risposta a chi ha subito il terremoto.
Perciò mi rivolgo gentilmente proprio a voi per proporvi una possibilità differente e migliore per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020. Potete dare il vostro consenso al movimento d’impegno civile “Dipende da Noi” contribuendo a concretizzare una politica che sa dare risposte ai problemi.
Il nostro è un movimento fatto di persone impegnate nella scuola e nell’università, nei mestieri più diversi, nella solidarietà, nell’impegno per l’ambiente e per dare futuro ai giovani. Il movimento è composto da donne e uomini per i quali la politica è anzitutto etica: rispetto verso ognuno e azione per risolvere le difficoltà.
“Dipende da Noi” non crede nella delega in bianco ai politici, crede nella responsabilità diretta e nella partecipazione organizzata. È un movimento determinato a cambiare il metodo della politica. Finora ha dominato il metodo del prendere il potere: chi viene eletto si mette a comandare e dimentica che sta lì per servire la comunità. Chiunque continui a votare per i partiti di questo sistema di potere disperde il suo voto. Non votare è come votare per tutto questo sistema.
Il risultato di tale sistema è che le Marche sono state abbandonate: i terremotati lasciati senza ricostruzione, la sanità è stata privatizzata e gli ospedali sono stati chiusi, i posti di lavoro vengono meno, i servizi sociali sono stati ridotti, i giovani se ne vanno, oltre la metà dell’elettorato marchigiano non va nemmeno più a votare. Invece noi vogliamo applicare il metodo del prendersi cura della nostra regione, seguendo con attenzione i percorsi che realizzano le priorità che fanno bene alle Marche. Siamo un movimento di sinistra aperta, non faziosa, pronta a confrontarsi con le aspirazioni e le idee di tutti nel comune riferimento alla Costituzione della Repubblica.
Il cuore della nostra Costituzione, l’articolo 3, dice che la Repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo di ciascuno e la partecipazione di tutti al bene comune. Noi vogliamo tradurre in pratica questo articolo in ogni questione che la Regione Marche deve risolvere. Solo così potremo rigenerare la vita democratica ed essere una comunità accogliente, giusta, ecologica.
Per queste ragioni vi chiedo di sostenerci, votando i nostri candidati e facendo ciò che potete per rafforzare il movimento “Dipende da Noi” nel presente e nel futuro. È una scelta che non disperde i voti, anzi li rende efficaci per affermare il metodo del prendersi cura delle persone e della comunità grazie alla presenza in Consiglio Regionale di rappresentanti fedeli a questo mandato.
Non lasciate che la sfiducia vi disorienti. Non è tempo di rassegnazione, è tempo di rinascita.
Roberto Mancini
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