Siamo terra di grandi pedagogisti, da Giovanni Bosco a Maria Montessori ad Alberto Manzi, Lorenzo Milani, Danilo Dolci. Di essi portano il nome molte nostre scuole dalle quali però traspare ben poco della loro pedagogia. Abbiamo un sistema scolastico ripiegato su se stesso, che impegna i suoi docenti per la maggior parte del tempo in assolvimenti formali e burocratici che stornano le energie educative spendibili a favore dei ragazzi e delle ragazze, delle bambine e dei bambini. Una scuola che usa ancora la valutazione come forma di ricatto e di motivazione, una scuola che è preoccupata, ad ogni livello, dei programmi e dei traguardi, che persegue il merito con finalità competitive ma che non responsabilizza, in cui le famiglie sono considerate utenti di aziende in gara tra loro, in cui gli organi collegiali non sono più tali ma a “democrazia guidata”. Per questo non è più possibile applicare riforme alla scuola che riguardano singoli aspetti ma non toccano il suo nucleo fondativo, nato nell’800 dal grande progetto di offrire istruzione e cultura a tutti. È necessario uno sforzo di pensiero prima che una serie di riforme, un progetto di re-immaginazione della scuola stessa. La scuola che auspichiamo è quella che si prende cura delle persone e dei doni che contengono, per la loro felicità e per la felicità comune. La scuola deve essere dunque il luogo di gestazione dell’umano, il luogo dove si costruisce un futuro comune migliore.
La Scuola del Gratuito è un progetto pedagogico che si pone come obiettivo un’educazione capace di liberare la scuola e la società dai disastrosi condizionamenti della cultura del “profitto”.
Essa pone al centro della sua pedagogia la motivazione naturale e gratuita di ogni giovane a crescere e sviluppare i suoi doni; promuove perciò un sapere interiorizzato e critico, la cooperazione educativa tra tutti i soggetti scolastici, la partecipazione degli studenti all’organizzazione e alla gestione della scuola stessa. Poiché la Scuola del Gratuito si preoccupa in primo luogo di educare, la famiglia assume un ruolo attivo sia dal punto di vista progettuale che valutativo. Essa non è più cliente di un’azienda che produce istruzione ma vero partner educativo. Gli insegnanti non si concepiscono più docenti ma educatori e pertanto non possono che formare un’affiatata equipe pedagogica in continuo dialogo tra loro e con le famiglie. La diversità è stimata realmente una ricchezza per la crescita umana e culturale di tutti per cui gli allievi più deboli che la “scuola del profitto” marginalizza considerandoli improduttivi, assumono nella Scuola del Gratuito un’importanza fondamentale e un ruolo centrale. Essi divengono i primi promotori della gratuità suggerendo modalità nuove di stare insieme tanto da poter parlare di una “pedagogia degli ultimi”. Valori che negli anni la Scuola del Gratuito ha costruito attraverso l’esperienza dei suoi insegnanti e genitori ma anche grazie al prezioso contributo di tanti studenti. Un lavoro continuo di ricerca azione: ricercare, mettere in pratica le scoperte e verificarle, là dove si insegna o ci si confronta con la scuola. Tale ricerca ha prodotto numerose esperienze innovative che hanno dato il via a sperimentazioni ufficiali in diverse scuole italiane. Negli ultimi anni è nata poi la coscienza che sia il momento di proporre alla politica una idea progettuale di scuola diversa con l’obiettivo di una trasformazione della società basate sul profitto, sul merito e sulla competizione, in una società della cura e della partecipazione democratica; un progetto che pur parlando il linguaggio della pedagogia sia capace di individuare e suggerire strumenti concreti e attuabili di cambiamento. È l’obiettivo che la Scuola del Gratuito si pone per l’immediato futuro, una sfida difficile vista la sordità della politica alla liberazione sociale dal profitto, ma i cambiamenti non avvengono se non ci si prova. La proposta di un nuovo sistema scolastico nazionale sarà il tema del 5° convegno nazionale della Scuola del Gratuito con appuntamento a Settembre 2022 per formare una base comune capace di incidenza. Informazioni sul progetto e sul percorso di ricerca su www.scuoladelgratuito.wordpress.com
Ferdinando Maria Ciani
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