È un’epoca difficile e oscura la nostra. Sta a noi attraversarla proteggendo il lume fragile che teniamo tra le mani. Proteggerlo dal vento della paura, dalla pioggia del malessere. Portare luce nella vita degli altri e lasciare entrare nella nostra quella che proviene da altrove. Ma cosa nutre la fiamma della fiducia in tempi caotici e confusi come quelli presenti? La presenza degli uni per gli altri, l’attenzione a tutto ciò che cresce tra le rovine, la passione per ciò che – in noi e fuori di noi – resiste creativamente al peggio.
Chi appartiene a Dipende da Noi, e chi simpatizza per questo tentativo politico e culturale fuori dagli schemi, potrebbe fare un piccolo ma fondamentale esercizio filosofico quotidiano: raccogliersi dieci minuti e pensare a tutte/i coloro che, a nostra conoscenza, vivono-altrimenti. A chi ce la fa, nel pieno della tormenta, a tenere alto lo sguardo e persino a sorridere. A chi si dedica al prossimo, a un progetto luminoso, a chi coltiva un giardino, a chi manifesta per i propri diritti, a chi cresce un bambino. A chi concretamente difende gli ecosistemi e prova a trasformare i suoi stili di vita.
Insomma: a chiunque pratichi già qui, e ora, il futuro dignitoso che vorremmo fosse dei nostri figli. Un esercizio al giorno per mantenere la fiducia e non cedere allo sconforto. Perché è molto facile perdersi. Ma è possibile anche ritrovarsi, ancora più vivi e interi negli occhi dell’Altro.
Paolo Bartolini
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