Innanzitutto grazie a Paola Petrucci, Vito D’Ambrosio e Roberto Mancini per l’organizzazione e la conduzione di questo evento che ha visto una buona partecipazione, e questo è molto importante.
Volevo aggiungere qualche notazione.
Esiste oggi un reale pericolo di fascismo. Non dobbiamo assolutamente sottovalutarlo. Gli attuali governanti si mascherano dietro la negazione del fascismo, ma propinano quasi ogni giorno provocazioni e affermazioni che possono essere chiamate con il loro vero nome: dichiarazioni fasciste. È un veleno che propagano goccia a goccia, ma che si diffonde nella società sempre più come accettabile, e ciò è molto grave.
La stampa in generale fa passare la versione secondo cui la Meloni non è fascista, ma si deve liberare dai cattivi camerati. Tutte barzellette. Sanno benissimo chi hanno messo alla presidenza della Camera e del Senato e chi sono i loro collaboratori. Non chiamarli fascisti è già un regalo che viene fatto loro senza alcuna giustificazione.
Inoltre questi elementi purtroppo, se non sono completamente fessi, hanno tutto il tempo per promulgare leggi sempre più liberticide e per distruggere il tessuto democratico attaccando la Costituzione e la nostra convivenza civile. Non hanno fretta, ma hanno purtroppo costanza.
Io credo che dovremmo concentrare i nostri sforzi su alcune tematiche. Ha ragione Vito D’Ambrosio, quando afferma che non siamo molto capaci di utilizzare gli attuali media e i social. La destra è assolutamente ben attrezzata sotto questo punto di vista, mentre la sinistra, o quel che ne resta, perde tempo a litigare, a definire egemonie, ad attaccarsi a vicenda quasi perdendo di vista il dilagare di una ideologia che non definire fascista è soltanto una ingiustificata timidezza.
I telefonini che ognuno di noi ha in tasca sono veramente i fucili odierni dei partigiani di una volta che dobbiamo non soltanto commemorare, ma dobbiamo continuare la loro battaglia che non è mai stata definitivamente vinta, e il risultato, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti.
Dobbiamo usare temi simbolici e cercare nel potere le loro contraddizioni per farle esplodere.
Ci sono situazioni in cui è importante richiamarsi alla legalità.
Prima di tutto lo sgombero della palazzina occupata da Casa Pound a Roma. Sembrava che la Raggi ne avesse ordinato lo sgombero, ma poi nulla è successo. L’attuale Sindaco di Roma è del PD. Cosa aspetta ad agire? Bisogna fare pressione per smantellare questo scempio nel centro della nostra Capitale Roma. Una vera vergogna.
Poi il ricordo, per esempio, della vigliacca uccisione dell’agente Marino il 12 Aprile 1973 (purtroppo la ricorrenza è appena passata…) e La Russa allora era responsabile del MSI a Milano, organizzatore della manifestazione che terminò con questa tragedia. Qui e qui per approfondire.
Gli episodi di violenza fascista in Italia sono innumerevoli. NON LASCIAMOLI PASSARE NEL SILENZIO ASSOLUTO, permettendo il diffondersi di una versione secondo cui in Italia la violenza è sempre e soltanto di sinistra.
Poi mi chiedevo se le violazioni della Costituzione possano essere denunciate, come veri e propri reati. Questo è un cavillo legislativo, in cui sono totalmente ignorante, ma forse il libro Antifascismo quotidiano chiarisce questo aspetto.
Un altro tema è quello della democrazia. Attualmente la destra si fa forte del fatto che sono stati eletti dalla maggioranza degli Italiani e perciò, in sostanza, possono fare quello che vogliono.
Prima di tutto questo avviene grazie a una legge elettorale truffaldina di cui nessuno più parla e che nessuno sembra più prendere in considerazione. Ovviamente con questo parlamento probabilmente si potrebbe soltanto peggiorarla, ma occorre rilevare che la maggioranza parlamentare non corrisponde alla maggioranza del Paese, bensì soltanto a circa un 25% degli aventi diritti al voto. Pensiamo se coloro che non vanno a votare fossero rappresentati da sedie vuote in Parlamento, e se le maggioranze parlamentari dovessero essere raggiunte tenendo conto anche dei numeri delle sedie vuote. La fisionomia del parlamento cambierebbe totalmente. È pensabile? L’attuale legge è anticostituzionale? È un nodo aperto da sciogliere. Se soltanto si trovasse una posizione unitaria delle opposizioni. Ma su questo, secondo me, va richiamata l’attenzione dell’opinione pubblica.
C’è bisogno di unità a sinistra (o chiamiamola come vogliamo…). Senza quella siamo condannati al fascismo. Sarebbe ora di rendersene conto. L’unità si costruisce sul MINIMO COMUNE DENOMINATORE e l’Antifascismo è il principale collante. Potrà funzionare soltanto se sapremo riconoscere il reale pericolo per tutti noi.
Giorgio Mancuso