Il 2 giugno 1946 l’Italia scelse la Repubblica e che portò alla scrittura della carta costituzionale che oggi alcuni pretendono di riformare proponendo l’Autonomia Differenziata e il Premierato sui quali rimando agli approfondimenti linkati.
Nei primi 50 anni la Repubblica era regolato da una legge proporzionale classica voluta per contrastare la legge elettorale fascista che aveva imposto un sistema proporzionale con un premio di maggioranza tale da garantire il governo di Mussolini.
Nel 1988 ci fu un ampio movimento per la riforma della legge elettorale che portò a dei quesiti referendari e poi, le 1993, ad una legge elettorale mista orientata al maggioritario nota come Mattarellum che dette impulso al bipolarismo.
Nel 2005 fu approvata la legge elettorale detta porcellum che, dopo 8 anni, fu dichiarata parzialmente incostituzionale portando dopo varie peripezie, nel 2017, all’approvazione dell’attuale sistema misto detto rosatellum che ha moltissime zone d’ombra e che siamo costretti ad utilizzare perché i governi che si susseguono non trovano accordi su una nuova legge elettorale.
Sui sistemi per contrastare il rosatellum scrissi su questo blog a settembre 2022 ed ancora ad ottobre 2022 mentre stava ripartendo un largo fronte alla ricerca di una legge elettorale democratica e rappresentativa.
Ad oggi sono stati depositati dei nuovi quesiti referendari e per i quali la raccolta firme si svolgerà durante l’estate subito dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative ed europee.
Da queste considerazioni che possono sembrare tecniche e che guardano alla rappresentanza nasce la mia domanda iniziale ma non solo…
Ogni anno si festeggia con parate militari che costano tanto, troppo e che non riesco a comprendere e mi domando: cosa c’entrano le forze militari e le frecce tricolore con la scelta democratica che il 2 giugno del 1946 fecero le italiane e gli italiani?
Paola Petrucci