La campagna “Riprendiamoci il Comune” nasce con l’obiettivo di invertire la rotta rispetto alle politiche liberiste che in questi ultimi decenni hanno costretto i Comuni a mercificare i beni comuni, privatizzare i servizi pubblici locali, alienare il patrimonio pubblico e cementificare il territorio, privando le comunità locali di diritti e servizi.
Intendiamo invertire la rotta attraverso la proposta di due leggi d’iniziativa popolare.
La prima proposta di legge si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo.
La seconda proposta di legge si prefigge la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale.
E’ venuto il tempo di riappropriarci del “comune”, ovvero di quello che a tutte e tutti appartiene, e di riprendersi il “Comune”, come luogo dell’interesse generale e della democrazia di prossimità.
Sono presenti alcune delle realtà che compongono il Comitato promotore Nazionale (qui l’elenco completo)
- Massimo Rossi, coordinamento Marche Riprendiamoci il Comune
- Roberto Campelli, Associazione Comuni Virtuosi, Sindaco di Monsano
- Evasio Ciocci, coordinamento regionale Movimenti per l’Acqua,
- Riccardo Picciafuoco, Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio
- Tullio Bugari e Ruggero Fittaioli ARCI Marche
- Paola Petrucci e Roberto Mancini, Dipende da Noi
- Maurizio Franca, SEQUS, associazione politicoculturale sostenibilità equità solidatrietà
Esiste anche un Comitato nazionale di sostegno, corso di ampliamento, a cui partecipano forze politiche e sindacali.
Siamo a Monsano perché questo Comune è tra i promotori dell’Associazione dei Comuni Virtuosi che sostegno la campagna che è stata proposta dalle tante associazioni attive a livello nazionale e locale.
Roberto Campelli “aggiungerei a queste proposte il rimborso dell’IVA ai Comuni”
Massimo Rossi “i Comuni sono stati depauretai di strumenti e conseguentemente sono in difficoltà nel loro prioritario impegno di prendersi cura della cittadinanza e del territorio. Sono stati costretti ad esternalizzare i servizi a discapito dell’utenza e della forza lavoro. Riteniamo che le cose possano cambiare ed invitiamo le Cittadine e i Cittadini ad essere artefici del cambiamento apponendo le due firme. L’obiettivo nazionale è di 50mila firme ma ne raccoglieremo di più. Ieri abbiamo inviato i moduli per PEC a tutti i Comuni della Regione.”
Riccardo Picciafuoco “sosteniamo la campagna perché quando si parla di bilancio ambientale è compreso il tema del consumo di suolo e del paesaggio per il quale il forum che rappresento si è costituito quasi 40 anni fa”.
Ruggero Fittaioli “alla base della democrazia c’è la partecipazione della cittadinanza alle scelte che è alla base dell’azione dell’ARCI e che può avvenire solo se i Comuni hanno gli strumenti per sostenerla”.
Roberto Mancini “il nostro impegno è quello di connettere le persone con le istituzioni. Il consenso sulle proposte è evidente eppure chi governa non si rende conto che questa dinamica competitiva del mercato è una scelta ideologica che si sposa con il concetto di autonomia differenziata. Dobbiamo recuperare la partecipazione e la tutela dei beni comuni. La disgregazione tra realtà locali porterà all’autodistruzione. La dittatura del mercato ha distrutto le comunità locali, la vera transizione ecologica deve consistere nel combattere le dinamiche disgregative. Dipende da Noi pone il suo impegno non solo nella raccolta delle firme ma soprattutto nel rendere comprensibili le ragioni delle proposte per un riscatto della cittadinanza.”
Maurizio Franca “sappiamo che il confronto è faticoso ma la politica deve tornare a praticarlo e che la risposta avvenga nella partecipazione.”
Tullio Bugari “come è stato detto le logiche di mercato stanno spingendo i Comuni a trasformarsi in aziende e questo non va bene perché è un attacco alla democrazia”.
Paola Petrucci “il comitato nelle Marche si è costituito un anno fa per contrastare l’art. 7 del Decreto Concorrenza. Siamo attivi su tutta la Regione e abbiamo inviato i moduli a tutti i Comuni oltre a quelli già vidimati dalla Corte d’Appello regionale. Stiamo lavorando affinché parta la raccolta firme online. L’impegno più grande sarà quello di far conoscere le motivazioni delle proposte e sul sito c’è tantissimo materiale.”
Evasio Ciocci “segnalo che è in corso anche la raccolta delle firme contro l’autonomia differenziata. È urgente fermare questa deriva disgregativa.”
Per informazioni consultare il sito www.riprendiamociilcomune.it e, per le Marche, scrivere alla mail riprendiamociilcomune.marche@gmail.com