Cinque numeri per provare a comprendere le dinamiche su Facebook e l’approccio di quanti utilizzano questo social network frequentato principalmente da gente adulta. (la prima riflessione che mi viene è che i giovani si ritagliano nuovi spazi social, da IC a THK, è gli adulti li inseguono…).
Quelli che vi propongo e che provo ad esaminare con le nozioni base della logica sono gli insights di un mio precedente articolo pubblicato sul blog di Dipende da Noi e condiviso sulla pagina Facebook (gli insights sono statistiche e dati di un singolo post o della pagina sul social network).
Insomma, vi sto mostrando le informazioni che ha chi amministra la pagina social per comprendere gli effetti di una pubblicazione.
Il primo numero 256 sono le reazioni al post ossia gli emoticon, di cui troviamo in alto il dettaglio, con cui è stato espresso il proprio pensiero sul contenuto del post (per leggere l’articolo è necessario seguire il link contenuto nel post perché Facebook ne propone solo l’incipit).
I commenti al post sono stati ben 272, più delle reazioni, perché sotto al post si è scatenato un dibattito fatto di botta e risposta particolarmente tra alcuni soggetti e questo è contato nell’ultimo dato ossia i 346 altri clic ossia la lettura dei diversi commenti e le interazioni con essi.
Insomma, questo articolo ha dato di che parlare anche perché ci sono state ben 22 condivisioni ossia rilanci su pagine, gruppi e profili.
Poiché lo scopo degli articoli è quello di sollevare una situazione ed aprire un dibattito potremmo dire che l’effetto sui social è stato positivo anche se molti commenti erano veramente inaccettabili per i toni ed il linguaggio utilizzato. A questo proposito i commenti assolutamente inaccettabili sono stati rimossi a cura dell’amministrazione della pagina, per il momento, senza conseguenza per gli autori che, in futuro, potrebbero essere segnalati per il mancato rispetto delle regole dettate dai social oltre che dal rispetto e dalla educazione.
Tornando ai numeri c’è da evidenziare il dato centrale ossia i solo 28 clic sul link ossia gli accessi all’articolo nella sua interezza il che fa sperare che almeno 28 delle persone che hanno reagito e/o commentato il post abbiano letto l’articolo.
Questo ultimo dato è oggettivamente terribile ed evidente dai commenti del post tanto che c’è stata una persona che lo ha ben evidenziato ed ha scritto “…Grazie. I commenti negativi denotano persone che non hanno letto il testo o che non vogliono leggerlo.”
Non voglio esprimere giudizi ma esprimere il mio profondo disagio nei confronti dell’incapacità di costruire relazioni tra le persone anche la dove queste si dovrebbero basare sulla lettura di pochi concetti.
L’era dei social network ha ampliato l’attitudine al commento a tutti costi trasformando quella che era la chiacchiera da bar in chiacchiera da una tastiera dalla quale troppi si sentono protetti ed autorizzati ad esprimere il peggio di se.
C’è tanta strada da fare, dobbiamo tornare a tessere relazioni vere ancor prima che credibili, equilibrate prima che efficaci e tutto questo dipende da noi.
Permettetemi una nota finale per testare la lettura di questo scritto: se siete arrivati fino alla fine vi chiedi di commentare il post scrivendo meglio matti che rassegnati.
Paola Petrucci