Guardando al futuro non riesco a fare distinzioni tra le scelte di vita quotidiane e le scelte politiche del paese.
Ho sempre pensato, scelto ed agito basandomi su alcuni punti fermi: la pace profonda e costruita con tutto ciò che mi circonda, la fiducia negli altri e per i quali mi spendo volentieri a prescindere e senza aspettarmi nulla in cambio, il lavoro quale strumento di autorealizzazione e crescita in armonia con gli altri, le differenze come ricchezza individuale e collettiva, la coerenza vissuta e testimoniata.
Sono questi i principi che mi hanno guidata ogni volta che sono entrata nel seggio elettorale consegnando alle urne le mie preferenze, spesso con la certezza di non vincere ma sempre consapevole di essere stata coerente.
Abbiamo aperto il dibattito circa le scelte future, guardando alle politiche nella convinzione che il confronto pubblico, interno ed esterno a Dipende da Noi, sia alla base del nostro agire che di rivela nella costruzione di comunità trasformative che rappresentano il vero cambiamento dal basso per usare un termine già ampiamente utilizzato in questo confronto.
Per come sono e come vivo dipende da noi significa promuovere una modalità di relazione tra le persone in cui ognuno si mette profondamente e gratuitamente in gioco per costruire una società basata su valori semplici ma profondi che sono quelli scritti all’art. 2 dello statuto in cui si afferma che Dipende da Noi “è un movimento politico democratico antifascista, anticapitalista, antirazzista e antisessista, fondato sui principi di democrazia, di non violenza e di partecipazione – principi ispiratori della Costituzione Italiana – che opera per un profondo rinnovamento culturale e per la democratizzazione del sistema politico, sociale ed economico dell’Italia”.
Non mi sono mai ritrovata nei partiti tradizionali perché non sono mai riuscita a trovare questi valori testimoniati e realizzati pienamente a causa degli interessi individuali o di piccoli gruppi che innescano distruttive dinamiche di potere a tutti i livelli, sia locali che nazionale.
Tornando, quindi, al dibattito in corso la mia personale opinione è che la terza via esiste già e per questo io voglio essere con tutti e con nessuno ossia voglio stare esclusivamente con i valori che mi guidano da sempre.
Tutto quello che cercavo nell’impegno politico lo trovo in Dipende da Noi che riesce a costruire dei gruppi territoriali trasparenti ed impegnati sui valori fondanti del movimento.
Malgrado i pochi mezzi e la pandemia Dipende da Noi continua a crescere e a raccogliere consensi, a Civitanova Marche, nel 2020 alle regionali, ha raccolto il 3,87% dei voti e, dopo due anni di lavoro con la comunità, ha raggiunto alle amministrative di giugno il 4,84% con Roberto Mancini che è stato il più votato della sinistra e secondo assoluto tra le persone candidate al Consiglio Comunale.
Io sono con le persone che credono nel cambiamento che parte dall’azione di ciascuno e che può portare al cambiamento di un’intera comunità.
Solo con coerenza e determinazione possiamo portare avanti il nostro progetto di trasformazione che fa proprie le istanze di chi, ogni giorno, si sporca le mani e si spende per gli altri e che, invece di dare risposte, sollecita le domande perché le risposte vanno cercate insieme.
Ciò di cui abbiamo bisogno è la serenità per poter guardare al futuro e poterlo consegnare alle nuove generazioni che dobbiamo imparare ad ascoltare.
Abbiamo bisogno che le istituzioni tornino ad essere credibili e che coloro che dovranno amministrare siano testimoni coerenti del progetto che si proporranno di realizzare.
Abbiamo bisogno di continuare a costruire percorsi e ad intessere relazioni per tornare a vivere il tempo e lo spazio delle comunità che, insieme, scelgono dove e come andare. Non abbiamo bisogno dei partiti e delle loro emanazioni che occupano spazi per esercitare il loro potere nell’interesse dei soliti pochi.
Dobbiamo costruire nuove convergenze, locali e nazionali, su pochi e credibili valori di riferimento in cui ritrovarsi e rigenerarsi con nuova e maggiore consapevolezza che oggi si costruisce il futuro.
La terza via è già indicata ed ha bisogno di consolidarsi mediante una testimonianza forte e coerente di coloro che la percorrono e questo richiede tempo, pazienza e perseveranza e, quindi, non dobbiamo avere fretta. Abbiamo individuato la rotta e dobbiamo seguirla senza tradire i riferimenti che ci siamo dati senza fughe in avanti e senza vincoli se non quello della coerenza.
C’è chi propone alleanze e chi nuovi soggetti da costruire ad hoc. Penso, invece, che si debba parlare di progetti chiari e definiti comprese le modalità di verifica degli stessi. L’analisi dei bisogni la facciamo tutti i giorni e gli obiettivi possono essere comuni a molti ma la differenza sarà tutta nel percorso che sarà scelto per raggiungerli. Il percorso dovrà essere trasparente e condiviso, capace di coinvolgere i diversi soggetti ed aprire nuovi orizzonti.
Personalmente non m’interessa sapere chi saranno i nostri compagni di viaggio, piuttosto m’interesserà guardarli negli occhi e poter leggere trasparenza e condivisione.
Ritengo che questo confronto aperto che abbiamo avviato saprà dimostrare che, a prescindere dal suo risultato e dalle proposte che saranno scelte dall’assemblea del movimento sarà Dipende da Noi ad uscirne vincente e più forte perché saprà procedere lungo il percorso che abbiamo segnato.
Dipende da Noi si propone come luogo di confronto e di elaborazione aperto a coloro che si ritrovano in principi e valori e che si spendono facendo tesoro delle esperienze maturate, forti delle loro radici e protesi verso il futuro. Continueremo a camminare coesi nella convinzione che le differenze sono la nostra più grande ricchezza e che gli obiettivi comuni sono individuabili perché senza non riusciremmo ad andare lontano.
Paola Petrucci
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