In Italia si stimano circa oltre 100mila ragazzi e ragazze che vivono una costante quarantena perché vivono in ritiro sociale, un fenomeno che colpisce chi è particolarmente sensibile e che, per mille diversi motivi, si sente incapace di confrontarsi con una società pressante che guarda ai risultati invece che alle persone.
Se provassimo ad informarci e soffermarci sulla difficoltà di figli e figlie di questa società capitalistica la cui meritocrazia che premia chi fa meglio e chi riesce a performare di più ha un effetto deleterio su chi ha una bassa autostima o che ha un’eccessiva autocritica per cui non si ritiene mai all’altezza.
Ci sono molti modi per sottrarsi al giudizio degli altri: i leoni da tastiera usando pseudonimi attaccano in prima persona per non sentirsi attaccati, con superficialità e cattiveria; invece l’Hikikomori particolarmente sensibile evita il confronto considerando la società come un mondo del quale non vuole far parte e non riesce a scaricare la sua sofferenza.
Storie dolorose che coinvolgono le famiglie e di cui si parla troppo poco malgrado il grande lavoro di Associazioni e gruppi di auto aiuto tra genitori che si confrontano raccontandosi come, imparando a rispettare i tempi e i desideri di figli e figlie, modificando il proprio approccio educativo si raggiungono risultati meravigliosi ed improvvisi come viene raccontato in questo video che vale più di mille parole.
Paola Petrucci
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