Il terremoto comincia ora

La situazione è grave, ma non è seria diceva Flaiano, ma solo perché è talmente assurda che ci verrebbe da ridere, se non ci fosse in ballo la vita di centinaia di persone che da più di 5 anni hanno perso familiari, case e lavoro.

Gente che ha vissuto zone rosse, isolamenti e chiusura delle proprie attività già prima del covid adesso sarà costretta a pagare mutui su abitazioni per la maggior parte ancora non costruite e ci sembra orribile una totale indifferenza delle istituzioni su questo scempio.

È inutile fare bandi spot (irrisori) per piccoli paesi se poi non si ricostruisce (oltre ai tetti) anche un tessuto sociale ed economico rispettoso delle aree interne.

Queste zone non hanno bisogno di progetti calati dall’alto che propongono a grandi imprenditori venuti da fuori di poter utilizzare a loro piacimento le zone colpite dal sisma come una mucca da mungere e poi da macellare una volta finito tutto il latte, ma di un’altra economia rispettosa dei paesaggi, dolce e che non strozzi le tante piccole attività che hanno resistito e continuano a resistere in questi luoghi.

Ma come potranno continuare se si sta facendo di tutto per spopolare quell’area e ancora non si è riusciti a dotarsi di un reddito che permetta, a chi è in difficoltà economica, di portare avanti la propria vita senza doversi spostare sulla costa?

Vogliamo che le istituzioni di governo (nazionale e regionale) ascoltino le cittadine e i cittadini, terremotate e terremotati, prendendo decisioni di aiuto e di sostegno, ora che si aggrava il vero TERREMOTO SOCIALE, evitando invece di fornire occasioni a chi tenta di speculare sulla situazione senza portare un reale beneficio al territorio.

Il movimento Dipende da Noi segue con costanza la situazione e darà conto di ogni passaggio, nella speranza che finalmente le terremotate e i terremotati siano trattati come persone e come cittadine e cittadini.

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