Dipende da Noi appoggia la richiesta di blocco dell’espletamento delle prove concorsuali del comparto scuola, previste dal 22 ottobre 2020, avanzata da un gruppo di docenti precari marchigiani: tale concorso adesso, nelle condizioni di emergenza in cui l’anno scolastico si è aperto e sta procedendo, riduce ulteriormente il personale docente, già tagliato da casi di positività al covid e di quarantena preventiva, rendendo più difficile e persino caotica l’organizzazione delle attività didattiche.
Inoltre i numerosi docenti precari in quarantena fiduciaria, se pur risulteranno non positivi e dunque sani, non potranno partecipare alle prove e perderanno così la possibilità di essere stabilizzati con un grave, forse irreversibile danno personale legato esclusivamente alla condizione straordinaria ma si spera transitoria della pandemia che stiamo vivendo.
Piuttosto, si sarebbe dovuto mettere mano bene e definitivamente all’annosa questione della nomina dei supplenti a inizio anno scolastico (ormai l’obiettivo è garantire un’organizzazione che funzioni per settembre 2021!) e si dovrebbe rivedere seriamente il sistema di reclutamento dei docenti, che deve esserci e non può essere affidato a burocratici inserimenti in graduatoria e all’acquisizioni di punteggi conquistati nei modi più vari, persino stravaganti, spesso a seguito di corsi organizzati ad hoc e a pagamento da interessate agenzie formative.
Occorrerebbe invece un sistema progettato in modo serio e innovativo, volto a garantire alla scuola pubblica docenti motivati e competenti, veri protagonisti della qualità dei processi educativi, scelti alla luce di un’idea di scuola condivisa e rispondente ad dettati costituzionali, piuttosto che imbastita ad ogni cambio di governo.
Ci si accontenta, invece, anche con il concorso previsto per il 22 p.v., di un intervento emergenziale, da esibire nel registro delle cose fatte: ma fra quanti sono coinvolti nell’esperienza scuola in quest’anno così difficile – studentesse e studenti, docenti, famiglie – non c’è chi non veda che a livello nazionale molto c’è da fare e ancora non si è fatto; una regia che regga le scuole su binari omogenei e riconoscibili manca; questo concorso che si vuole realizzare con singolare determinazione, e che riteniamo debba essere bloccato per ragioni legate alle difficoltà di contesto, potrebbe invece essere l’occasione per mettere al centro del dibattito pubblico e politico i temi della scelta e della formazione dei docenti.
Temi che meritano di essere finalmente affrontati in modo serio, partecipato, sottratto a logiche estrinseche e dannose: si tratta di ricordare le tappe attraversate, di riprogettare il futuro senza riprodurre errori evidenti e, soprattutto, di volere una scuola pubblica di qualità. Un discorso ampio, complesso, su cui il movimento Dipende da Noi si sente impegnato e che intende aprire con il coinvolgimento dell’intera comunità regionale.
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