L’incuria dei beni comuni, l’indifferenza verso chi sta peggio, il potere come fine a se stesso (dunque incapace di mettersi al servizio dei bisogni di tutti) feriscono crudelmente perché ci fanno percepire la vita come insensata. Il SENSO è fondamentale per noi umani. Aiuta a sopportare quasi tutto diceva saggiamente Carl Gustav Jung. Non parliamo qui di un senso prescritto, che sia imposto e conosciuto in anticipo. Piuttosto pensiamo alla possibilità di ricercare e creare Senso insieme.
Tre sono le sfumature del senso per gli esseri umani:
1) il senso come direzione da prendere (in mancanza di istinti specializzati siamo “condannati” alla libertà di scegliere tra opzioni e alternative differenti);
2) il senso come coerenza di un discorso capace di veicolare un determinato messaggio e precise intenzioni;
3) il senso come valore: cosa ha più senso per noi? Il denaro? Una pace possibile? La condivisione? Il piacere immediato? Un progetto di liberazione collettivo?…
Ecco, allora, che capiamo che non è possibile vivere senza un centro di massimo valore che guidi l’esistenza. Ce l’hanno i padroni del capitalismo finanziario (il cui dio è il denaro che si accumula), ma ce l’hanno anche tutte le persone comuni che mettono amore, sudore, passione e coraggio per difendere il territorio, per sostenere una cultura rispettosa delle disabilità e di tutte le differenze, per sperimentare forme di economia compatibili con l’ecosistema di cui sono parte, per rilanciare i diritti sul lavoro (compreso il diritto sacrosanto di ridurre l’orario di lavoro per liberare il tempo) e così via. La politica, diversamente da quanto vorrebbe farci credere chi l’ha ridotta a pura propaganda, è costruzione di un mondo comune finalmente sensato e tuttavia aperto.
Sì, perché la scelta di Dipende da Noi, il discorso con cui proviamo a condividerla e i valori di riferimento che la guidano, attengono allo spirito di democrazia, al dialogo e alla necessità di camminare insieme verso un futuro che non sia già scritto da altri. Perché non ha alcun senso un futuro comandato.
Paolo Bartolini
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