“Tuttavia se le chiacchiere sono tantissime–dichiara il professor Roberto Mancini candidato presidente della Regione Marche per il movimento “Dipende da Noi” – i fatti, al contrario, latitano o peggio testimoniano l’assenza di ogni volontà di affrontare il problema ed agire un cambiamento. Ce lo conferma, ad esempio, la riduzione delle corse ferroviarie nel mese di agosto,provvedimento reiterato come se questo fosse un anno normale, come se gran parte dell’offerta sui treni intercity e frecce per tutto il mese d’agosto non fosse già esaurita da tempo, costringendo quindi viaggiatori e pendolari a vere e proprie odissee. In una situazione nuova e straordinaria come questa sarebbe stato necessario già da tempo invece riprogrammare e connettere tutta l’offerta di trasporto modificando tracce ed orari per potenziare fasce orarie e inserire nuove direttrici a supporto ad aree sempre più marginalizzate.”
“L’incuria che ha caratterizzato la gestione del trasporto pubblico locale nelle Marche–prosegue Mancini-ha via via espulso da questo servizio migliaia e migliaia di cittadini che sono stati costretti a sceglierel’auto privata, lasciando al trasporto pubblico un’utenza marginale. Una politica fallimentare e utile solo alle aziende di trasporto che in questi anni sono state ben felici di investire poco, innovare meno guadagnare senza moltoimpegno”.
Ciò a fronte dell’aumento dei passeggeri del trasporto ferroviario che nella nostra Regione che sono passati da 16.400 del 2011 ai 24.950 (+52,1%) del 2018.
“Il numero crescente di cittadini che usufruiscono del servizio di mobilità su ferro dimostra quanto sia fondamentale dirottare le risorse regionali nei treni-commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche citando i dati del Rapporto Pendolaria Legambiente.
“Puntare con ancora più decisione sul potenziamento del trasporto pubblico locale-Prosegue Francesca Pulcini -significa prima di tutto cambiare le nostre città, liberandole dal traffico, e investire sulla qualità della vita dei cittadini. È fondamentale, dunque, che il trasporto pubblico, per essere al passo con l’innovazione che questo settore sta vivendo, si adegui a queste nuove sfide. Solo investendo di più nel servizio ferroviario e lavorando per l’integrazione con i mezzi pubblici urbani sarà possibile fornire un’alternativa di trasporto sostenibile che permetta di lasciare l’auto a casa, riducendo l’inquinamento di cui soffrono le nostre città, e progettare centri urbani più green e competitivi. Di questo è emblemal’investimento fatto sulla linea Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli dove il numero degli utenti è aumentato notevolmente grazie al miglioramento del servizio.
Questo vale anche per il settore del turismo dove permettere di arrivare in treno e utilizzare mezzo di trasporto pubblico significa puntate sul turismo di qualità e attento all’ambiente”.
“Secondo il movimento “Dipende da Noi”-conclude Roberto Mancini –“i tempi chiedono di cambiare in fretta, in questo senso occorre un protagonismo regionale fatto di programmazione, ascolto delle esigenze dei territori e dei cittadini anche attraverso strumenti permanenti di partecipazione alle scelte, incentivazione tariffarie all’ utenza, integrazione con le forme di mobilità dolce (è inutile finanziare gli acquisti di bici, se i treni non hanno modo di ospitarle e le città non si dotano di tracciati dedicati e sicuri).
Intanto però, ci aspetteremmo il rapido ripristino delle corse ferroviarie del trasporto regionale nel mese di agosto e il supporto di treni straordinari che compensino la riduzione dei posti negli intercity e nelle frecce, la ripresa del turismo nella nostra regione ha bisogno anche di questo.”
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