Ci troviamo dinnanzi a qualcosa di simile ogni volta in cui ci viene imposto, nel dibattito pubblico, un rigido aut aut tra l’odierno centro-sinistra e le destre in ascesa. Perché mai quest’ultime siano “in ascesa” non viene mai posto come interrogativo serio, su cui meditare profondamente insieme. Piuttosto si cavalca il pericolo (reale) di una loro affermazione nelle Marche per compattare una compagine politica che vive solo distinguendosi dai barbari, a parole, ma preparando loro il terreno mediante politiche totalmente liberiste, disattente ai bisogni della popolazione, autoreferenziali e intrise di supponenza.
Dipende da Noi ha lanciato una sfida, partendo da piccoli numeri e dal desiderio sincero di rigenerare la democrazia, con lo scopo di USCIRE DAGLI SCHEMI soffocanti che irregimentano il confronto politico. La nostra non è una provocazione, né una narcisistica ricerca di attenzioni per distinguerci dal panorama informe dei partiti attuali, bensì un dovere etico e civile: quello di seccare alle radici il fenomeno del populismo autoritario insieme alla sua controparte, il neoliberismo. Chi non vede entrambe le facce di questa medaglia, rinuncia in un colpo solo alla logica e al pensiero libero.
Paolo Bartolini
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