L’organizzazione in sicurezza della ripresa delle lezioni a settembre è questione urgente che merita tutto l’impegno delle istituzioni e della società civile, al di là di qualsiasi polemica strumentale. Il problema coinvolge moltissimi bambini, bambine, giovani e famiglie e merita un salto di qualità nell’attenzione degli enti pubblici che devono collaborare per provvedere alle esigenze di un nuovo anno scolastico sicuro per tutti.
Ci sono nelle Marche molte classi numerose, in alcuni casi con una composizione fino a 36 alunni. Ci sono poi le scuole site nelle aree terremotate, che hanno una situazione di particolare precarietà. Questo rende oggettivamente difficile trovare una soluzione adeguata e stabile. Una soluzione che però è possibile, oltre che urgente e doverosa. Essa è realizzabile se fin da subito il Ministero, l’Ufficio Scolastico Regionale, i Dirigenti scolastici, la Regione, i Comuni, le Province e i Sindacati di categoria si coordinano per stabilire con precisione le esigenze e per reperire le risorse necessarie per avere la disponibilità di spazi sufficienti e di personale corrispondente al fabbisogno. Reperire le risorse è compito anzitutto del Governo e del Ministero dell’Istruzione, ma anche Regione, Province e Comuni devono dare il loro apporto in qualunque modo utile per evitare che il prossimo anno scolastico sia compromesso.
I nodi cruciali e strategici sono: gli edifici e gli spazi, il personale docente e ATA e la gestione oraria dei tempi della didattica. Il movimento “Dipende da Noi” condivide completamente l’appello “La scuola si fa a scuola” lanciato dalle organizzazioni sindacali del settore. L’imperativo è ricostituire quanto prima le condizioni normali e propizie per la vita della comunità educante dopo l’interruzione determinata dalla pandemia. Anzitutto chiediamo di rendere noto e di pubblicare il piano operativo regionale per la ripartenza 2020/2021, quindi chiediamo un accordo operativo tra tutti gli enti coinvolti per dare risposta alle situazioni irrisolte prima del prossimo settembre.
Garantire la vita della scuola e il diritto all’educazione, alla formazione e all’istruzione per le nuove generazioni è dovere primario di chi governa il Paese e anche degli Enti Locali; su una questione così fondamentale si giocano la dignità di una comunità nazionale e la credibilità delle sue istituzioni.
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